FUNGHI





Introduzione

Districarsi nel complicato mondo dei funghi è ardua impresa in quanto se ne conoscono più di 2500 specie ; tra tutte soltanto qualche decina sono pericolose. Il riconoscimento di un fungo richiede conoscenze botaniche che soltanto un micologo possiede ; i mezzi empirici (la moneta, lo spicchio d'aglio, il prezzemolo che diventano neri se cotti con funghi tossici) che molti "intenditori" di funghi utilizzano per distinguere i funghi mangerecci da quelli velenosi sono erronei.

Per la raccolta dei funghi è opportuno usare alcuni criteri : selezionare poche specie e tra queste quelle maggiormente conosciute ; scartare gli esemplari vecchi, scegliendo quelli giovani maturati recentemente, raccogliere tutto il fungo comprendendo la sua porzione basale. E' importante in ogni caso ricorrere agli uffici d'igiene dei Comuni per la sicura identificazione dei funghi raccolti. Le intossicazioni da funghi sono relativamente frequenti e certamente la loro reale incidenza è sottostimata a causa della sintomatologia tipicamente intestinale che viene scambiata erroneamente per altre malattie. Non tutte le intossicazioni richiedono l'ospedalizzazione, tranne che non si identifichino due aspetti fondamentali : prolungato onset dei sintomi e grave presentazione clinica.

L'identificazione botanica di un fungo rimane il solo mezzo per determinare con certezza il tipo d'intossicazione in causa, ma ottenere resti dei funghi consumati non è sempre facile e la contemporanea ingestione di specie di funghi differenti rende ancora più difficile l'identificazione ; nella maggioranza dei casi, pertanto, rimane soltanto la sintomatologia per formulare la diagnosi.
Anche i funghi commestibili possono essere causa d'intossicazioni. I funghi sono infatti degli alimenti molto fragili e perciò facilmente contaminati da microrganismi. I disturbi in questi casi sono digestivi.

I funghi commestibili possono anche essere inquinati da metalli pesanti e pesticidi. Preferibile pertanto evitare di raccogliere funghi in prossimità di industrie, autostrade, parchi pubblici. In

Struttura - Morfologia

La maggior parte dei funghi, eduli o velenosi, ha una morfologia comune ; sebbene sia più utile per il clinico basarsi sulla sintomatologia piuttosto che sul riconoscimento botanico del fungo, in ogni caso compito del micologo, può essere importante per il medico avere una conoscenza della struttura dei funghi :

Cappello

Lamelle/Tubuli

Velo (generale/parziale)

Gambo

Volva

Clinica

Tra i funghi velenosi, è possibile identificare alcune sindromi che raggruppano differenti specie e che permettono un approccio clinico mirato. L'elemento più importante come indice di gravità è rappresentato dall'intervallo intercorso tra l'ingestione dei funghi e la comparsa dei sintomi : un periodo superiore a 6 ore deve fare sempre sospettare una grave intossicazione da funghi e richiedere l'ospedalizzazione ; analogo comportamento va attuato in caso di una sindrome coleriforme, o di pazienti con gravi patologie preesistenti. Nel formulare al diagnosi bisogna considerare alcuni aspetti :

Da un punto di vista clinico risulta più agevole in caso di intossicazione da funghi distinguere due grandi sindromi:

1) a breve periodo di incubazione (inferiore a sei ore)

2) a lungo periodo di incubazione (superiore a sei ore)

Le intossicazioni a breve periodo di incubazione sono meno gravi, anche se a volte ci si può trovare di fronte ad assunzione di diverse specie di funghi.

1) Sindromi a breve incubazione

a) S. Colinergica
Clitocibe dealbata
b) S. resinoide o enterotossica
  1. Boleto satana
  2. Entoloma lividum
c) S. atropinica
Amanita muscaria
d) S. narcotiniana
  1. Psilocybe
  2. Strofarius
  3. Conocybe
e) S. coprinica o dismetabolica
Coprinus




2) Sindromi a lunga incubazione

a) S. falloidea
Amanita falloide (tignosa verdognola)
b) S. orellanica
Cortinarius orellanus
c) S. gyromitriana
  1. Giromitra virulenta
  2. Elvella esculenta
  3. Spugnola falsa