I.
Linee guida per la definizione di un Intensivista
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Un intensivista:
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A. Viene formato e certificato attraverso un corso di
specializzazione di base. Ha completato un programma di formazione approvato dal
"Accreditation Council for Graduate
Medical Education" in terapia intensiva e/o ha un certificato di
qualifica in terapia intensiva o, dal gennaio 1995 possiede una
qualifica equivalente.
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B. Promuove un efficiente uso delle risorse della ICU e la
qualità dell'assistenza.
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C. Dedica oltre il 50% della sua attività professionale
alla pratica della medicina intensiva.
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D. Partecipa ad un sistema di turni all'interno dell'unità
approvato
dall'ospedale, che assicura un'assistenza 24 ore al
giorno e 7 giorni su 7, coadiuvato da medici con simili credenziali in
terapia intensiva.
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E. E' in grado di compiere le usuali procedure di terapia
intensiva, che includono ma non sono limitate a:
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1. Mantenimento della pervietà delle vie aeree compresa l'intubazione tracheale e la ventilazione meccanica
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2. Puntura arteriosa per il prelievo di campioni di
sangue arterioso.
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3. Posizionamento di cateteri intravascolari e di
sistemi di monitoraggio incluso:
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a. Cateteri
arteriosi
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b. Cateteri
venosi periferici
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c. Cateteri
venosi centrali
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d. Cateteri
arteriosi polmonari
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4. Posizionamento di pace-maker temporanei (opzionale
per gli intensivisti pediatrici)
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5. Rianimazione cardiopolmonare
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6. Drenaggio toracico
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NOTA: E' consigliabile la capacità di effettuare una
broncoscopia terapeutica, una dialisi peritoneale, un'emofiltrazione
artero-venosa continua, e il posizionamento di un contropulsatore
aortico.
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F. Il
ruolo di un medico intensivista ha 2 componenti principali: |
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1. Assistenza al Paziente:
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L'intensivista deve essere in grado di comportarsi come un team
leader che
fornisce assistenza orientata in seno alla ICU, integrando e adattando
le cure del paziente affetto da malattie complesse o da lesioni che includono
l'insufficienza multipla d'organo. L'intensivista può garantire
questi servizi come medico responsabile del paziente o come medico che
fornisce assistenza in collaborazione con il medico
responsabile del paziente. E' in grado di trattare pazienti con le
patologie comunemente riscontrate in ICU, incluse ma non limitate a:
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a. Instabilità
emodinamica
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b. Insufficienza respiratoria, con o senza necessità
di ventilazione meccanica.
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c. Insulto neurologico acuto incluso il trattamento
dell'ipertensione endocranica.
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d. Insufficienza renale acuta
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e. Disordini endocrini e/o metabolici minacciosi per
la vita.
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f. Overdosi, reazioni avverse da farmaci ed
intossicazioni.
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g. Disordini
della coagulazione.
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h. Infezioni
gravi.
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i. Gravi turbe nutrizionali che richiedono un supporto
nutrizionale
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2. Amministrazione dell'unità di terapia intensiva:
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L'intensivista partecipa attivamente nelle attività
gestionali quotidiane della ICU, necessarie per l'erogazione
efficiente, tempestiva e consistente dell'assistenza ai
pazienti ospedalizzati. Queste attività includono, ma non sono
limitate a:
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a. Triage e ripartizione
dei posti letto, piano di dimissione
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b. Applicazione
dei regolamenti dell'unità di terapia intensiva
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c.
Partecipazione alle attività di miglioramento della qualità inclusa
la supervisione dei dati raccolti.
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d. Interazione
con altri dipartimenti per facilitare le operazioni abituali della ICU.
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Per adempiere a queste attività, il medico
intensivista deve essere fisicamente presente nell'unità o
nell'ospedale, e libero da obblighi concomitanti come la sala
operatoria o responsabilità d'ufficio.
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G. Mantiene un'attività di formazione continua in terapia intensiva.
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1. Si tiene al corrente con la letteratura medica.
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2. Partecipa a programmi di aggiornamento medico
continuo.
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NOTA: E' consigliabile la partecipazione a ricerche
attinenti la medicina critica e la presentazione a congressi a livello
locale, regionale e nazionale.
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3. E informato sugli standard delle unità di terapia
intensiva e sugli standard di trattamento dei pazienti critici.
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H. E' disponibile a partecipare ad attività di miglioramento
di qualità interdisciplinari. Condivide e partecipa attivamente alla
gestione d'equipe delle diverse terapie intensive.
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NOTA: E' auspicabile la partecipazione come membro o
consulente della Commissione Etica dell'ospedale. |
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II. La pratica della medicina critica |
La pratica della medicina critica è basata sulle
esigenze dell'ospedale, dedicata e definita dalle necessità dei pazienti critici.
I pazienti critici comprendono:
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A. Pazienti fisiologicamente instabili che richiedono cure
mediche ed infermieristiche continue e coordinate, che necessitano
un'attenzione continua, in modo da garantire una sorveglianza
costante e l'adeguamento tempestivo della terapia.
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B. Pazienti che sono a rischio di scompenso e che
richiedono costante monitoraggio e la possibilità di necessitare di interventi
immediati da parte del team di terapia intensiva per prevenire eventi
avversi.
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I pazienti critici hanno necessità particolari di
monitoraggio e di sostegno delle funzioni vitali che devono essere
fornite da un gruppo, che comprende un medico con conoscenze di base,
capacità tecniche, impegno temporale e presenza fisica, tali da garantire
cure appropriate e personalizzate. Le cure devono essere continue e preventive,
assicurando che il paziente venga trattato in modo sicuro, umano ed
efficace, utilizzando risorse limitate organizzate in modo da fornire una
elevata qualità d'assistenza ed un esito ottimale. La terapia
intensiva è guidata dalle necessità del paziente e può essere
assicurata in ambienti diversi.
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C.
Servizi di terapia intensiva |
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Le attività
mediche della terapia intensiva devono essere garantite da medici
intensivisti, formalmente addestrati e capaci di fornire tali
attività, e che siano liberi da altri compiti professionali come la
sala operatoria o responsabilità amministrative. L'intensivista deve
partecipare ad un sistema che garantisce la fornitura dei
servizi di terapia intensiva 24 ore al giorno. Le relazioni tra i
servizi di terapia intensiva e gli altri dipartimenti e servizi
ospedalieri devono essere definite nell'organizzazione dell'intero
ospedale.a
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In una singola istituzione
può esistere più di un servizio di terapia intensiva. I servizi di
traumatologia e le unità coronariche, per esempio, possono essere organizzati separatamente
dai servizi di terapia intensiva generale medico-chirurgica. Quando esiste più di un servizio di terapia intensiva, dovrebbero
essere previsti degli incontri per l'interazione tra questi servizi,
con la finalità di coordinare efficientemente la distribuzione delle risorse, le
procedure e le politiche delle unità, il miglioramento della qualità
e altri problemi comuni.
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Le aree di responsabilità dei servizi di terapia intensiva
includono: (1) assistenza del paziente (2) amministrazione dell'unità; (3)
educazione e (4) ricerca. La necessità per ogni servizio varia con il
livello di ciascuna unità, ma tutti e quattro sono ugualmente necessari
in terapia intensiva.
aGruppo di studio sulle Linee Guida, Società Americana di
Terapia Intensiva: Linee Guida per la Definizione dei Servizice per il
Paziente Critico. Crit
Care Med 1991; 19:280
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1. Pratica
diretta all'assistenza del paziente |
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Le aree specifiche di assistenza al paziente fornite dall'intensivista sono state già definite. Le cure fornite
dall'intensivista sono coordinate in un servizio organizzato di
terapia intensiva.
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Il rapporto del servizio di terapia intensiva con il
singolo paziente può variare dalla gestione di tutti gli aspetti
dell'assistenza ad aspetti più ristretti in
collaborazione con altri medici e altri intensivisti.
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Quando la maggior parte del piano terapeutico e
dell'assistenza sono erogati dal servizio di terapia intensiva, per
definizione l'assistenza
primaria al paziente viene fornita dalla ICU. In
genere, in questi casi, il paziente viene trasferito nel servizio di
terapia intensiva.
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Quando queste responsabilità sono condivisa dal servizio
di terapia intensiva e dal reparto di degenza, viene erogata un'assistenza
coordinata. In questo caso, il medico intensivista fornisce
un'attività implementando e coordinando l'assistenza al paziente, insieme al medico d'ammissione. Ogni istituzione deve definire
i ruoli dell'intensivista e del medico dell'emergenza quando si
sceglie l'assistenza coordinata come forma di trattamento.
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Quando
la maggior parte dell'assistenza è erogato da medici estranei al
servizio di terapia intensiva, le prestazioni lavorative del
medico intensivista devono essere considerate di consulenza.
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Vi è
una chiara sovrapposizione tra questi modelli di assistenza al
paziente.
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Quando
si fornisce un'assistenza primaria o in collaborazione, l'intensivista
è l'unico ad essere qualificato come team leader dalla sua formazione professionale
(inclusa la preparazione tecnica), dalla abilità procedurale, dalla
sua tempestività ed esperienza, e ne ha anche il supporto istituzionale.
Un intensivista
garantisce un approccio totale al paziente critico, orchestrando le
opinioni dei differenti consulenti, prevenendo quindi il
frazionamento delle cure e provvedendo ad un approccio coordinato al
paziente ed alla sua famiglia.
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In
alcune istituzioni, il trasferimento in ICU può essere obbligato da
protocolli ospedalieri (esempio nelle unità chiuse). In unità
"aperte" può essere richiesta un'assistenza di altri medici
e consulenti.
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2.
Amministrazione dell'unità |
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Una
responsabilità inerente ai servizi di terapia intensiva è
assicurare un ambiente per l'erogazione di cure sicure, tempestive ed
efficaci. Il raggiungimento di tale obiettivo richiede la
partecipazione dell'intensivista nelle attività routinarie di
gestione della unità, così come in altre attività incluse la
formulazione di procedure e regolamenti interni, lo sviluppo e la
gestione del budget, la gestione della turnistica e le relazioni con
altri dipartimenti ospedalieri, come i servizi amministrativi,
infermieristici, di fisioterapia respiratoria, nutrizionali ed altri.
L'intensivista deve partecipare a, e usualmente codirigere, in
collaborazione con gli infermieri, le attività di miglioramento
della qualità.
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3.
Formazione |
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Il
servizio di terapia intensiva è responsabile della formazione dei
medici di vari livelli, e partecipa ai programmi di formazione per
gli infermieri e per gli altri operatori sanitari correlati alla
terapia intensiva. In correlazione con i dipartimenti principali
dell'ospedale, la qualità dei programmi istituzionali di formazione
è continuamente verificata |
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4. Ricerca
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La
ricerca è una responsabilità importante del servizio di terapia
intensiva. In relazione alle dimensioni e al tipo di ospedale e al
livello della sua terapia intensiva, il tipo di ricerca varia da un
controllo della qualità dell'assistenza a studi di fisiologia. |
In conclusione, lo scopo di un servizio di terapia intensiva è quello
di fornire una assistenza medica continua e adattata ala paziente, per
evitare la frammentazione tra i vari consulenti e operatori sanitari. |