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2 MANUALI DI ANESTESIA: Chirurgia del collo - Tiroidectomia

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Questa rubrica, curata dal dott. Lelio Guglielmo, presenta i protocolli anestesiologici adottati, nelle varie specialità chirurgiche, dal Servizio di Anestesia e Rianimazione dell'Ospedale Buccheri La Ferla. Questi manuali che sono il frutto di studi e dell'esperienza di oltre 15 anni di attività anestesiologica non pretendono ovviamente di avere un carattere "universale". E' evidente altresì che l'applicazione delle procedure descritte va valutata criticamente in relazione al proprio ambiente di lavoro. La parte riguardante le considerazioni chirurgiche è stata realizzata in collaborazione con i chirurghi delle varie specialità, operanti nel nostro ospedale.

Qualsiasi commento o critica è bene accetta e può essere inviata a leliobuc@tin.it oppure alla redazione LANZA@MBOX.UNIPA.IT

Anestesia nella chirurgia del collo

TIROIDECTOMIA

Considerazioni di interesse chirurgico

La tirodectomia, parziale o totale, viene eseguita per patologie benigne e maligne. Attraverso un'incisione trasversa alla base del collo, la ghiandola tiroidea viene raggiunta dopo avere sezionato i muscoli nastriformi del collo. I lobi della tiroide vengono così isolati dai muscoli circostanti. Successivamente vengono isolati, clampati e legati i vasi tiroidei superiori (avendo cura di non danneggiare i nervi laringei superiori).

In un secondo tempo dopo avere effettuato la legatura dei vasi tiroidei inferiori, la ghiandola viene separata dai restanti legamenti. Durante questa fase occorre fare attenzione a non ledere i nn.ricorrenti o le paratiroidi. Qualsiasi linfonodo ingrossato o sospetto va asportato per una biopsia. Se viene esguita una tiroidectomia totale, l'istmo e i due lobi sono asportati come descritto sopra. E' importante preservare le paratiroidi. Occorre una meticolosa emostasi prima di suturare i muscoli del collo e i piani più superficiali.

Nella tiroidectomia subtotale viene "risparmiata" una piccola quantità di tessuto ghiandolare situata posteriormente. Le clamps sono posizionate sopra la ghiandola ad una "distanza di sicurezza" dalla regione dei nervi ricorrenti. I vasi tiroidei superiori sono mobilizzati e legati facendo attenzione ai nervi laringei superiori.

Diagnosi preoperatorie più comuni: Tumori della tiroide, Tiroiditi.


ANATOMIA DELLA TIROIDE

ISOLAMENTO DEL N.RICORRENTE (da Vesalius)

CARATTERISTICHE DELLA POPOLAZIONE DEI PAZIENTI

range di età 20-60 a.
Maschi/Femmine 1:6 (ipertiroidismo)

5:8 (cancro tiroideo)

eziologia Tumori maligni: 0.1% / Insufficiente apporto di iodio: >10%
Condizioni associate Altri disordini endocrini (per es.adenoma paratiroideo, gastrinoma, adenoma ipofisario, adenoma surrenale).

SOMMARIO DELLE PROCEDURE

POSIZIONE Supina con la testa sollevata fino a 30°
INCISIONE Trasversa alla base del collo
ANTIBIOTICI Ceftriaxone 2gr.
TEMPO CHIRURGICO 1-2 ore
PERDITE EMATICHE 100-300
POST-OP generalmente in reparto
MORTALITA’ 0.1-0.3 %
MORBIDITA’ Possibilità di problemi respiratori, ipocalcemia,sanguinamenti
PAIN SCORE 5-6

 

Considerazioni anestesiologiche

PREOPERATORIO

L'ipertiroidismo può essere secondario a: morbo di Graves, gozzo tossico multinodulare, adenomi tiroidei, tumori TSH secernenti, tiroiditi o sovradosaggio di ormoni tiroidei. I segni/sintomi più comuni sono: sudorazione, intolleranza al caldo, incremento dell'appetito, aumento della F.C., perdita o aumento di peso, gozzo tiroideo, esoftalmo.

L'ipotiroidismo può essere iatrogeno o secondario ad una tiroidite autoimmune. I segni/sintomi più comuni sono: intolleranza al freddo, anoressia, facile faticabilità, perdita o aumento di peso,stipsi, riduzione della F.C.

I pazienti da sottoporre a tiroidectomia sono solitamente già in trattamento medico, e sono resi eutiroidei prima dell'intervento attraverso l'utilizzo di uno o più dei seguenti farmaci: politiouracile, metimazole, ioduro di potassio, glucocorticoidi o beta bloccanti. Il punto focale della visita preoperatoria è assicurarsi che il paziente sia fisiologicamente in uno stato eutiroideo.

App.Respiratorio: Attenzione alle compressioni tracheali dei grossi gozzi Nell'ipertiroideo c'è un aumento del metabolismo basale che comporta un maggior utilizzo di ossigeno: attenzione alla rapida desaturazione all'induzione. Nell'ipotiroideo c'è una scarsa risposta ventilatoria all'incremento della CO2 e dalla riduzione dell'O2 (cautela nell'uso di oppioidi e sedativi).

Tests: Rx torace; valutare la necessità di una TAC del collo nel sospetto di tracheomalacia specialmente nei soggetti con grande gozzo.

App. Cardiovascolare: Ipertiroidismo: Tachicardia, fibrillazione atriale, palpitazioni, insufficenza cardiaca congestizia. Una f.c. normale a riposo è importante per stabilire se un paziente sia o meno operabile. Laddove ci sia necessità di intervenire (per es. in chirurgia d'urgenza) il paziente può essere trattato con beta bloccanti allo scopo di smorzare gli effetti simpaticomimetici dello stato ipertiroideo. La terapia con beta bloccanti può creare qualche problema nel paz. con insufficenza cardiaca: in tal caso il dosaggio di tali farmaci va personalizzato in relazione alle pressioni di riempimento ed alla gittata cardiaca. Ipotiroidismo: Bradiaritmie, ipertensione diastolica, versamento pericardico, bassi voltaggi all'ECG. La terapia sostitutiva dev'essere valutata in base al rischio di ischemia miocardica. Il m. di Addison è frequente nei paz. con ipotiroidismo; utile in alcuni pazienti una "dose anti-stress" di steroidi (idrocortisone 300mg ev) nel periodo perioperatorio.

Tests: ECG; valutare la necessità di un'ecocardiografia per lo studio della funzionalità del ventricolo sinistro.

Ormoni: Nell'ipertiroidismo T3, T4, FT3 sono incrementati, il TSH è normale o elevato. Nell'ipotiroidismo primitivo il TSH è elevato, T4 e FT3 sono ridotti e T3 è normale o ridotto.

Nell'ipotiroidismo secondario T3, T4, FT3 e TSH sono ridotti.

Tests: Funzionalità tiroidea, Calcemia, Magnesemia, Fosfatemia,glicemia, Fosfatasi alcalina.

Tempesta tiroidea: Una gravissima riacutizzazione dell'ipertiroidismo che insorge durante situazioni di stress (come il postoperatorio) e si manifesta con ipertermia, compromissione cardiocircolatoria, ansia, turbe della coscienza e tachicardia. Presidi terapeutici: aumento della FiO2, ioduro di sodio (1-2.5mgev) più idrocortisone (100mg ev) e beta bloccanti; riequilibrio idroelettrolitico.

Coma mixedematoso: L'ipotiroidismo grave costituisce un'emergenza medica con una mortalità >50%. Le manifestazioni comprendono stupore o coma, ipotermia, ipoventilazione con ipossiemia, bradicardia, ipotensione, apatia, raucedine e iponatriemia. Terapia: T4 (400-500 mcg come dose carico; 50-200 mcg come dose di mantenimento), idrocortisone (100-300 mg ev).

Sistema Nervoso: L'ipertiroideo lamenta: caldo, cute umida, ansioso, nervosismo (può richiedere una sedazione generosa). L'ipotiroideo: riduzione del metabolismo basale, movimenti e processi mentali lenti intolleranza al freddo.

App. Muscolo-Scheletrico: Nell'ipertiroidismo c'è una maggiore incidenza di miastenia grave (aumentata sensibilità ai miorilassanti), debolezza muscolare (aumentata sensibilità ai miorilassanti), ippocratismo digitale, dimagramento.Nell'ipotiroidismo sono frequenti artralgie e mialgie.

Reni: Nell'ipotiroidismo può essere presente una compromissione renale secondaria ad amiloidosi, ritenzione urinaria, oliguria.

Sangue: Nell'ipertiroidismo: lieve anemia, trombocitopenia. Nell'ipotiroidismo: alterazioni della coagulazione, anemia. Tests: Ematocrito, PT e PTT.

App. Digerente: Ipertiroidismo: Perdita di peso e diarrea. Ipotiroidismo: Emorragie digestive, stipsi, ileo.

Premedicazione:
Tavor 1-2.5 mg per os la sera e la mattina dell'intervento. Continuare la terapia antipertiroidea nel preoperatorio; i paz. possono assumere i seguenti farmaci: propiltiouracile, metimazole, ioduro di potassio, beta bloccanti,e glucocorticoidi.

I pazienti ipotiroidei possono essere sottoposti ad intervento se presentano una patologia lieve - moderata. Se il paziente è gravemente ipotiroideo dovrà assumere una terapia sostitutiva prima dell'intervento programmato.

INTRAOPERATORIO

PREMEDICAZIONE standard.
TECNICA ANESTESIOLOGICA AG. Se il paz. presenta una compromissione delle vv.aeree secondaria ad un gozzo di grosse dimensioni, valutare la possibilità di eseguire una laringoscopia in sedazione (propofol) ed un'intubazione a paz. in respiro spontaneo eventualmente con broncofibroscopio. Tenere pronto il "mandrino intubatore". E' preferibile la presenza di un secondo anestesista più anziano.
INDUZIONE standard con propofol. Nell'ipertiorideo assicurare un'anestesia adeguatamente profonda per prevenire risposte simpaticomimetiche esagerate agli stimoli chirurgici. Evitare l'uso di agenti che stimolano il sistema simpatico (per es.ketamina, pancuronio, atropina). Utilizzare piccole dosi di B-bloccante (pindololo-esmololo) prima dell'intubazione
MANTENIMENTO infusione continua di propofol + remifentanil.
POSIZIONAMENTO Supina con la testa lievemente iperestesa per permettere l'esplorazione chirurgica del collo. Proteggere gli occhi ed i punti sottoposti a compressione.
RICHIESTA DI SANGUE Minime perdite di sangue. La posizione della testa lievemente sollevata facilita l'ottenimento di un campo operatorio più esangue
ACCESSI VASCOLARI 1 cateteri 16 G venoso + 1 20G arterioso.
MONITORAGGIO standard . Monitorizzare la pressione arteriosa in maniera cruenta.
RISVEGLIO Attenzione alla depressione cardiorespiratoria e alla sedazione eccessiva, specialmente nell'ipotiroideo che, avendo un metabolismo basale ed una frequenza respiratoria ridotti, necessita di dosi minime di agenti anestestici.
COMPLICANZE Attenzione all'ostruzione delle vv. aeree dovuta alla lesione del ricorrente, a tracheomalacia, o ad un ematoma. Andrebbe sempre valutata la motilità delle corde vocali prima dell'estubazione.

POSTOPERATORIO

COMPLICANZE 1) Lesione del n. laringeo ricorrente: se bilaterale il paz. sarà incapace di parlare e richiederà la reintubazione; se monolaterale si manifesterà una disfonia (bitonale).

2) Tracheomalacìa o ematoma con compromissione delle vv. aeree: un'ostruzione acuta delle vv. aeree può verificarsi nell'immediato postoperatorio ed, in questo caso, è fondamentale una rapida reintubazione . Nel caso di un ematoma che comprime le vie aeree, occorre un reintervento che dreni la raccolta di sangue.

3) Ipoparatiroidismo acuto (ipocalcemia): l'ipocalcemia acuta può manifestarsi con stridore laringeo 24 -48 ore dopo l'intervento; Per prevenire l'ipocalcemia (se tiroidectomia totale) occorre nel post.op somministrare del Calcio (1f. di CaCl per flebo) e far controllare frequentemente gli elettroliti.

4) Tempesta tiroidea: può mimare l'ipertermia maligna.

ANALGESIA POSTOPERATORIA Diclofenac 75mg.im x2 o Meperidina im 50mg ogni 6 ore

 


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